martedì 29 giugno 2010

Voici la Bombe

Un nuovo link de 'sto blogg...

Voici le bombe: autoproduzione estremamente selezionata dall'Alessandro Ansuini.

http://voicilabombe.altervista.org/

e foto che non si sa mai:



venerdì 25 giugno 2010

Passeggiando

Come diceva:

Il ghost writer si trovava a passeggiare lungo il fiume che procedeva inesorbilmente al contrario come tutta quella vita appena affrontata e, in parte, ancora da affrontare. Le panchine sembravano parlare chiaro: ti siederai qui, dicevano, e darai da mangiare ai piccioni per trovare da qualche parte uno sbocco alla tua sete di potere, al tuo bisogno di adepti. Ti sfogherai con i piccioni; le briciole come stipendi.

Gli vennero in mente le parole del gran scrittore San Scritto: "bisogna riuscire ad associare il banale all'eternità, l'aspirapolvere al rincorrersi dell'immortalità ".

Anche quell'anno non sarebbe stato licenziato.

Dipinto di Pedro Matos

lunedì 21 giugno 2010

Indovinello

Lasciamo senza titolo questo pezzetto tratto da un libro edito da Feltrinelli, speriamo che chiunque legga qui possa indovinare di che libro si tratta, altrimenti vada a ripassarsi le tabelline partendo dall'ABC.

"Cominciarono a mangiare in silenzio poi, ad un certo punto, Pereira chiese a Silva cosa ne pensava di tutto questo. Tutto cosa?, chiese Silva. Tutto, disse Pereira, quello che sta succedendo in Europa. Oh, non ti preoccupare, replicò Silva, qui non siamo in Europa, siamo in Portogallo. Pereira sostiene di avere insistito: sì, aggiunse, ma tu leggi i giornali e ascolti la radio, lo sai cosa sta succedendo in Germania e in Italia, sono fanatici, vogliono mettere il mondo a ferro e fuoco. Non ti preoccupare, rispose Silva, sono lontani. D'accordo, riprese Pereira, ma la Spagna non è lontana, è a due passi, e tu sai cosa succede in Spagna, è una carneficina, eppure c'era un governo costituzionale, tutto per colpa di un generale bigotto. Anche la Spagna è lontana, disse Silva, noi siamo in Portogallo. Sarà, disse Pereira, ma anche qui le cose non vanno bene, la polizia la fa da padrona, ammazza la gente, ci sono perquisizioni, censure, questo è uno stato autoritario, la gente non conta niente, l'opinione pubblica non conta niente. Stai bene a sentire, Pereira, disse Silva, tu credi ancora nell'opinione pubblica?, ebbene, l'opinione pubblica è un trucco che hanno inventato gli anglosassoni, gli inglesi e gli americani, sono loro che ci stanno smerdando, scusa la parola, con questa idea dell'opinione pubblica, noi non abbiamo mai avuto il loro sistema politico, non abbiamo le loro tradizioni, non sappiamo cosa sono le trade unions, noi siamo gente del Sud Pereira, e ubbidiamo a chi grida di più, a chi comanda."

mercoledì 9 giugno 2010

Banlieue N° 6 + B.I.R.R.A.


Cari amici, care amiche,

Siamo lieti di ufficializzare la data dell'attesissima presentazione del sesto numero di Banlieue, il free press che avrebbe potuto scatenare l'ira di Alberto Stasi e la voglia di sensazioni nuove di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Come sempre a Milano, al Frida Cafè, via Antonio Pollaiuolo 3 (zona Isola), Venerdì 11 giugno 2010, a partire dalle 21.30. Avrete l'opportunità di fare quattro chiacchiere con persone illuminate dal loro narcisismo, spendere in cocktail e birre soldi faticosamente messi da parte con un lavoro frustrante e naturalmente tornare a casa con il sesto numero di Banlieue, racconti poesie derive e spaesamenti (gli arretrati fino ad esaurimento scorte).

In Banlieue 6 troverete tutto ciò che vorreste sapere ma quando qualcuno ha tentato di dirvelo eravate troppo indaffaratii a guardare “La Pupa ed il Secchione”: racconti sulle lobby di potere che dominano incontrastate (Comunione e Liberazione, massoneria, illuminati), un elogio a Silvio Berlusconi, interviste agli idoli delle teen ager, articoli per i nostalgici degli anni 80', pornografia, una preziosa rubrica sull'allevamento delle vacche da latte tenuta da Pino Gilardetti, l'uomo che, dopo essere stato l'amante di Maria De Filippi, ha deciso di dedicare completamente la sua vita alla castità e ai bovini, più tanto altro che potrete scoprire solo venendo al Frida l'11 giugno 2010. Tutto il resto causa malattie cardiovascolari.

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B.I.R.R.A.
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(Testo di Andrea Coccia Su Booksblog.it) Per moltissimi lettori la letteratura contemporanea è rappresentata soltanto dai mille esordienti che spuntano come funghi nel bosco editoriale italiano e che vengono notati semplicemente quando il dio del caso – o del marketing – li assiste trascinandoli in vetta alle classifiche o sul podio di qualche premio letterario.
Ma c’è anche un sottobosco, molto più misterioso e umido, ma anche più affascinante, nel quale centinaia di piccole realtà alternative portano avanti, ognuna a sua modo, la sacra fiaccola della letteratura: sono le riviste indipendenti, realtà che faticosamente lottano per trovare i propri lettori, di solito autoproducendosi e facendo grandi sacrifici con tanta passione.
Per riunire, per discutere, e magari per creare un rete tra queste realtà troppo spesso isolate, torna, dopo un paio di anni di inattività il B.I.R.R.A., ovvero la Bagarre Internazionale delle Riviste Alternative, ospitata questa volta dal Bartleby di Bologna nel weekend del 12 e 13 giugno.
Tra gli ospiti di questa edizione ci sarà Il primo amore e Terre di Mezzo, per citare le più blasonate e celebri, ma ci sarà spazio per molte altre, da Eleanor Rigby a Argo, da El Aleph a Il traghetto mangiamerda, Burp, Ego tek, L’inutile, Giuda, Progetto babele, Colla, Tekne, ‘Tina, Follelfo e molte altre.

lunedì 7 giugno 2010

Ufficio realtà # 2

Il contabile ritenute acconti si fermò dal contare e guardò la finestra. La maniglia, il vetro. Immaginò che fuori da quella, probabilmente, doveva esserci una Via Roma 13 o una piazza Cavour 43 o un'altra ancor più probabile, inevitabilmente incrociata da inevitabili incroci stradali.
Per questo infilò lo sguardo nella grata dell'impianto di condizionamento dell'aria. È lì che cercava quel di cui lui si era sentito parlare.
Alberi con le radici in testa e mattoni senza muri attorno. Api operaie amanti della mazurka ed edifici costruiti sbadatamente da uomini di passaggio.
Si girò di scatto.
- Siamo tutti di passaggio - si permise di dire ad alta voce.
Dunque continuò a contare.

sabato 5 giugno 2010

martedì 1 giugno 2010

La nuova Hannah

Sulla scia del vecchio post riguardante la divulgazione di saggi importanti che sembrano perdere rilevanza nonostante la loro eterna attualità, aggiungiamo oggi al nostro elenco "La banalità del male" di Hannah Arendt. Constatando con piacere la palindromicità del nome Hannah, ci proponiamo, in quanto Casa Editrice Gigante, di rinnovare la veste grafica delle copertina per diffondere il libro e avvicinare così il pubblico televisivo.






Nel caso non si capisse, la versione rossa con bimbi grigi è quella di Feltrinelli, quell'altra con fotografia artistica e con baffi è la versione del nostro importante grafico vagamente laureato in gnoseologia ontologica.